Come funziona la rottamazione auto

Data
31 agosto 2021
Categoria

Preferiti

Grazie alla volontà governativa, che dal 2020 ha fatto tornare in vigore gli Ecobonus per sostenere il mondo automotive fortemente scosso dalla pandemia e, soprattutto, per svecchiare il parco circolante così da incentivare gli automobilisti ad acquistare veicoli meno inquinanti, la rottamazione auto ha subìto un notevole impulso nell’ultimo periodo. Ma come funziona la rottamazione auto? In questa guida spiegheremo ogni singolo passaggio da seguire.

Come si rottama un’auto

Per poter rottamare un’auto si possono scegliere due strade. Se si opta per l’acquisto di una nuova vettura, il proprietario consegnerà il veicolo da rottamare al concessionario che si occuperà in totale autonomia di tutte le pratiche per la rottamazione. Se, invece, non si acquisterà una vettura nuova il proprietario dovrà consegnare l’auto ad un centro demolizioni autorizzato

Nella prima ipotesi i costi di rottamazione sono inclusi in quelli di acquisto della vettura, mentre nella seconda sarà il proprietario a doversi fare carico delle spese per la rottamazione.

In entrambi i casi sarà il proprietario che potrà procedere alla rottamazione dell’auto. Qualora si rechi in concessionaria, oltre al veicolo, dovrà consegnare tutti i documenti necessari all’operatore che provvederà a sbrigare tutte le pratiche burocratiche richieste per il completamento dell’operazione, rilasciare il certificato di rottamazione e registrare presso il PRA la cessata circolazione dell’auto.

Qualora la rottamazione avverrà presso un demolitore autorizzato, quest’ultimo, una volta effettuata l’operazione rispettando le norme vigenti, rilascerà al proprietario della vettura il certificato di rottamazione dell’auto.

Documenti per rottamazione auto

I documenti necessari per rottamazione auto sono la carta di circolazione ed il certificato di proprietà. Nell’ipotesi in cui l’automobilista non sia il proprietario della vettura si dovrà presentare anche un titolo idoneo come, ad esempio, l’accettazione dell’eredità oppure una dichiarazione sostitutiva di atto notorio firmata dal proprietario.

Consegnati tutti i documenti richiesti, l’operatore del centro demolizioni procederà al disbrigo della pratica presso gli uffici del PRA e successivamente consegnerà all’interessato la ricevuta dell’avvenuta comunicazione. Questa sarà completa di codice di accesso che consente di visualizzare il Certificato di Demolizione Digitale.

Come verificare se un’auto è stata rottamata

Per essere certi che la vettura sia stata rottamata si dovrà procedere ad effettuare una visura indicando semplicemente la targa della vettura di cui si ricercano le informazioni. Questa potrà essere compiuta sia online che presso gli uffici ACI ed ha un costo irrisorio.

Nel primo caso sarà sufficiente collegarsi al sito https://iservizi.aci.it/VisureInternet/#/ ed effettuare un pagamento tramite servizio PagoPA dell’importo pari a 6 euro + IVA, mentre nel secondo sarà necessario recarsi fisicamente presso gli sportelli ACI, indicare il numero di targa della vettura rottamata, ed effettuare il pagamento richiesto per conoscere l’effettiva cancellazione dal PRA.

Quanto costa rottamare auto

La rottamazione auto si paga, ma le spese richieste per il completamento di questa operazione sono decisamente irrisorie. Al proprietario di una vettura da rottamare verrà richiesto il pagamento dell’imposta di bollo di circa 32 euro, mentre se si utilizza il modello NP3B l’importo sarà pari a 48 euro. A questa cifra, poi, bisognerà aggiungere altri 13,50 euro a titolo di emolumento da versare all’ACI.

Prima di procedere alla rottamazione è sempre opportuno effettuare una visura per verificare la presenza o meno di un fermo amministrativo. Il costo della visura è decisamente abbordabile e pari a 7 euro.

Documenti necessari per rottamazione auto

Oltre alla carta di circolazione ed al certificato di proprietà, che dovranno essere consegnati al momento della rottamazione auto, alla fine della procedura sarà fondamentale farsi consegnare il certificato di rottamazione. Questo documento solleva il proprietario da ogni responsabilità civile, penale e amministrativa connessa alla proprietà del veicolo, ed inoltre fa cessare l’obbligo del pagamento del bollo auto e consente di interrompere o trasferire l’assicurazione su un’altra vettura.

È importante conservare il certificato di rottamazione perché in caso di notifica di eventuali multe prese dalla data di presa in carico della vettura si potrà dimostrare di non essere più intestatari del veicolo.

Bonus rottamazione 2021

Per cercare di svecchiare il parco circolante e immettere sul mercato vetture meno inquinanti, a luglio 2021 il governo ha previsto un rifinanziamento di 350 milioni dei fondi previsti per gli incentivi che andranno a variare in base alla tipologia di vettura. I modelli con incentivi maggiori saranno quelli dotati di motore elettrico, mentre quelli che godranno di uno sconto minore saranno benzina e diesel Euro 6. La novità di luglio 2021 è la previsione di questi incentivi anche per le vetture usate. Vediamo come saranno distribuiti:

Incentivi auto nuove:

  • Da 0-20 g/km senza rottamazione: 4.000 euro Ecobonus Stato + 1.000 euro extrabonus Stato + 1.000 euro (+Iva) dealer;
  • Da 0-20 g/km con rottamazione: 6.000 euro Ecobonus Stato + 2.000 euro extrabonus Stato + 2.000 euro (+Iva) dealer;
  • Da 21-60 g/km senza rottamazione: 1.500 euro Ecobonus Stato + 1.000 euro extrabonus Stato + 1.000 euro (+Iva) dealer;
  • Da 21-60 g/km con rottamazione: 2.500 euro Ecobonus Stato + 2.000 euro extrabonus Stato + 2.000 euro (+Iva) dealer;
  • Da 61-135 g/km con rottamazione: 1.500 euro Stato + 2.000 euro (+Iva) dealer;

Incentivi auto usate:

  • Da 0-60 g/km con rottamazione: 2.000 euro; 
  • Da 61-90 g/km con rottamazione: 1.000 euro;
  • Da 91-160 g/km con rottamazione: 750 euro.
Contattaci
I campi con * sono obbligatori.




Sito in versione dimostrativa